ReBlink: quando l’arte prende vita, in realtà aumentata

3 Agosto 2017


Cosa accadrebbe se i soggetti raffigurati nei dipinti fossero in grado di abbandonare la posizione assegnatagli dall’artista che li ha ritratti, animandosi? In quale modo entrerebbero in relazione con il mondo di oggi?
Per testare questa possibilità, il digital artist Alex Mayhew ha ideato il progetto ReBlink, attualmente a disposizione degli utenti in visita all’Art Gallery of Ontario, in Canada.

Fino al 3 dicembre prossimo, chiunque lo desidera può sperimentare in prima persona un’esperienza originale tramite un’applicazione personalizzata per smartphone e tablet, in download gratuito. Così facendo, i protagonisti di antichi dipinti “prendono vita” e, una volta usciti dalle cornici, si riallineano ai tempi che corrono.
Sullo schermo i visitatori possono assistere a un curioso mix di epoche e personaggi, tra dame ottocentesche intente a scattarsi selfie, scienziati dei secoli scorsi circondati da satelliti e scenari di interesse naturalistico sottoposti alle devastanti conseguenze dell’inquinamento.

Obiettivo dell’operazione, oltre a dimostrare le potenzialità della realtà aumentata applicata alla storia dell’arte, è incoraggiare gli utilizzatori dell’app a riflettere sulle evoluzioni – e le involuzioni – della società umana. E, c’è da scommettersi, non mancheranno le sorprese, in questo cortocircuito temporale tra il passato e la quotidianità nel XXI secolo.