Il festival di musica classica che si svolge contemporaneamente a Torino e a Milano, quest’anno prevede ben 140 concerti ispirati alle infinite declinazioni della Natura.
Torna a Milano e a Torino – dal 3 al 21 settembre ‒ MITO SettembreMusica, il festival che unisce i due più grandi insediamenti urbani del Nord Italia. 140 i concerti annunciati (70 per ogni città) dei quali ben 69 a ingresso gratuito, ideati e proposti da importanti musicisti del panorama internazionale, affiancati ai nomi della scena milanese e torinese.
“Il tema di quest’anno è Natura. È una scelta che mi è parsa subito feconda” – spiega Nicola Campogrande, al suo secondo anno nel ruolo di direttore artistico della rassegna – “perché la musica classica è di per sé un inno alla natura; se ci si pensa, è ormai quasi l’unica che si suoni con strumenti prodotti con materiali naturali (il legno, in particolare), e perché il suo repertorio si è regolarmente ispirato ai fenomeni naturali, e continua ancora a farlo nella produzione dei compositori viventi. Così, ascoltare in centoquaranta concerti le infinite declinazioni del tema mi sembra un’esperienza particolarmente affascinante“.
Il programma del festival coprirà un arco temporale di oltre mille anni di musica, tra pezzi classici di repertorio e brani di autori viventi, con il ritorno di un momento di canto collettivo partecipato – l’Open Singing – molto apprezzato dal pubblico l’anno scorso, a cui si aggiungerà una novità. “Alla luce del grande successo riscosso da MITO Open Singing 2016” – osserva il presidente Anna Gastel – “il festival quest’anno raddoppia il numero degli eventi in piazza, sia a Milano, in piazza Duomo, sia a Torino, in piazza San Carlo”.
Ai concerti corali – previsti il 9 settembre a Torino e il 10 a Milano – seguirà, infatti, l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven da parte dell’Orchestra Giovanile Italiana, il Coro Maghini e i solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Daniele Rustioni.
[Immagine in apertura: Cellostorm, ottetto di archi attivo ad Amsterdam. Photo by Ronald Knapp]