La Capitale sta per alzare il sipario su un imponente progetto espositivo intitolato a uno degli indiscussi maestri dell’arte novecentesca. Nell’ambito delle celebrazioni legate al viaggio in Italia compiuto da Picasso un secolo fa.
Si intitola Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925 la mostra che dal 21 settembre al 21 gennaio troverà dimora presso le Scuderie del Quirinale di Roma. Curata da Olivier Berggruen, membro del comitato scientifico del Musée Picasso di Parigi e appartenente a una famiglia di storici collezionisti, amici e mercanti di Picasso, la rassegna prende in esame un decennio cruciale per la poetica dell’artista catalano.
Un centinaio di capolavori in prestito da illustri raccolte internazionali, come il Centre Pompidou di Parigi, la Tate di Londra, il MoMa di New York e il Museum Berggruen di Berlino, ripercorreranno un momento cardine nell’evoluzione stilistica di Picasso, che stava procedendo a grandi passi verso la consacrazione sul palcoscenico mondiale.
In particolare la rassegna si concentrerà sulle opere realizzate dall’artista subito dopo il suo viaggio in Italia, che risentono del segno lasciato da questa importante esperienza formativa nel linguaggio pittorico e plastico di Picasso. Dagli input neoclassici derivanti dalla scultura antica alla pittura parietale di Pompei fino al Rinascimento romano, sono molteplici le suggestioni che Picasso assorbì, restituendole attraverso la propria arte.
A rendere la mostra ancora più affascinante contribuisce la partecipazione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, che presenteranno nella sede di Palazzo Barberini, e per la prima volta a Roma, il celeberrimo sipario Parade, una tela lunga 17 metri e alta 10 risalente all’epoca del grand tour italiano di Picasso.
[Immagine in apertura: Pablo Picasso, Due donne che corrono sulla spiaggia (La corsa), 1922]