Per trasformare con un intervento creativo uno dei luoghi più bui della Gran Bretagna, l’artista-ricercatore Tim Shaw ha invitato il pubblico a inviargli registrazioni del silenzio e fotografie che ritraggono l'oscurità.
Sanctuary è un festival d’arte di 24 ore che ogni anno – dal suo lancio nel 2013 – esplora i legami tra tecnologia e oscurità nel panorama mozzafiato del Dark Sky Park di Galloway, nel sud-ovest della Scozia, riunendo artisti e pubblico interessati alla sperimentazione creativa di luce e suono, paesaggio e ambiente.
Quest’anno, con l’introduzione di un nuovo elemento come Reach – una piattaforma collaborativa che intende sfruttare la partecipazione online per la realizzazione di opere fisiche “offlibne” – Sanctuary vedrà persone in tutto il mondo contribuire a trasformare un sito web, appositamente progettato con testi, audio e immagini di “oscurità, silenzio e distanza”, in un’opera d’arte reale.
Per rendere possibile questo evento, che si realizzerà il 23 e 24 settembre in uno dei luoghi più bui della Gran Bretagna, l’artista-ricercatore Tim Shaw – specializzato in media e sound art – ha invitato il pubblico a inviare sul sito registrazioni di silenzio e foto di oscurità. “Mentre ho un’idea di massima nella mia testa di come si verificheranno le cose”, ha dichiarato al Guardian Shaw, “l’opera d’arte finale è completamente affidata ai diversi tipi di materiale che saranno inviati tra queto momento e l’inizio dell’evento“.
[Immagine in apertura: Enclosure by Robbie Coleman, Sanctuary 2015. Photo by Alison Boyes, fonte sanctuarylab.org]