Nell'attività creativa dello stilista prematuramente scomparso dieci anni fa, un ruolo chiave è stato occupato dalla progettazione dei gioielli. In anteprima mondiale, un suggestivo allestimento presso la Sala del Senato di Palazzo Madama presenta 200 preziosi esemplari.
Sono 200 gli oggetti-gioiello che resteranno esposti, a partire dal 12 ottobre 2017, nell’elegante cornice di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, a Torino, in occasione della mostra Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti. Organizzata e prodotta dalla Fondazione intitolata al compianto stilista e dalla Fondazione Torino Musei, l’esposizione propone – in anteprima mondiale – uno straordinario corpus di creazioni che testimoniano la profonda passione di Ferré per la progettazione degli accessori.
Originario di Legnano (Milano), dove nacque nel 1944, dopo la formazione in architettura al Politecnico di Milano, colui che sarebbe diventato un Maestro della moda a livello internazionale e una figura chiave del made in Italy intraprese la propria carriera precisamente nel settore dei bijoux e degli accessori. Al successo ottenuto in questa fase iniziale seguirono i lunghi soggiorni in India, il lancio delle prime collezioni moda, a partire dal “suo” Prêt à Porter femminile, nel 1978, e la fondazione della società omonima.
Come ha messo in evidenza anche la curatrice Francesca Alfano Miglietti, per Ferré “l’ornamento non è il figlio minore di un prezioso, ma un concetto di eternità che deve rappresentare l’immanenza del presente.” Nella sua produzione tale settore acquisisce i connotati di “una zona franca all’interno di un proprio mondo di riferimento, elaborando ogni oggetto sulla scia di un sistema di classificazione generale di concetti che diventano oggetti”, prosegue la curatrice.
Mostrati per la prima volta nel corso delle sfilate che si susseguirono dal 1980 al 2007, i gioielli selezionati per la mostra torinese sono stati “sostanza e anima” degli abiti insieme ai quali sono stati presentati. Cuore della ricerca condotta Ferré in questo specifico settore furono i materiali: “E così pietre lucenti, metalli smaltati, conchiglie levigate, legni dipinti, vetri di Murano, ceramiche retrò, cristalli Swarovski, e ancora legno e cuoio e ferro e rame e bronzo, nel susseguirsi di un incantato orizzonte di spille, collane, cinture, anelli, bracciali, monili“, ha precisato la curatrice.
Aperta fino al 19 febbraio 2018, Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti si avvale di un allestimento progettato dall’architetto Franco Raggi. Il percorso attiva una sorta di “contrasto” tra la Sala del Senato di Palazzo Madama, ambiente di immenso pregio architettonico, e i dispositivi espositivi concepiti per l’occasione, ovvero strutture minimaliste ed essenziali in ferro e vetro. Una modalità che punta a esaltare “la fantasiosa bellezza” dei gioielli firmati Ferré, evocando l’immagini di “un volo nella penombra“.