È il CMC- Centro Culturale di Milano ad accogliere la retrospettiva dedicata a uno dei reporter più autorevoli e stimati al mondo, presentato attraverso 40 selezionate original print.
Originario di Varese, dove è nato nel 1950, Franco Pagetti ha costruito il proprio percorso professionale nell’ambito della fotografia, iniziando con il settore architettura, passando quindi alla moda, prima di approdare a tempo pieno al fotogiornalismo a partire dal 1997. Gli ultimi 20 anni della sua carriera gli hanno così permesso di vedere con i propri occhi, e trasferire attraverso le sue immagini, alcuni dei contesti internazionali più convulsi e complessi. Su incarico del World Food Program ha documentato la situazione del sud del Sudan, quindi l’attacco di Al-Qaeda all’ambasciata americana di Nairobi; ha operato, anche soggiornandovi per lunghi periodi, in zone di crisi in Africa e in Asia come Kashmir, Kosovo, Timor Est, Palestina e Israele, Iraq, Sierra Leone, Libano, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Colombia, Egitto, Libia e Siria.
Per la prima volta, Milano gli dedica una retrospettiva, offrendo un’occasione privilegiata per osservare e “incontrare da vicino la forza delle sue fotografie“. A ospitarla, fino al 21 dicembre, è il CMC – Centro Culturale di Milano, riunendo insieme 40 original print, tra cui una serie di scatti pubblicati dai più importanti magazine internazionali. Nata da un’idea di Camillo Fornasieri, direttore del CMC, Tutti i confini ci attraversano è curata da Enrica Viganò, cui lo stesso Pagetti, nell’intervista inserita nel catalogo, ha confessato: “Il linguaggio fotografico è uno strumento. Comunicare con la fotografia è davvero un modo per raggiungere gente di ogni lingua e cultura. Da parte mia uso il linguaggio della fotografia declinato in ogni sua forma, secondo quello che voglio fare. Sono sempre foto in cui cerco di mettere me stesso, quello che sono io, quello che sono stato e forse quello che sarò.”
Mostra inaugurale della trilogia che CMC e Admira dedicano al tema “L’uomo e il confine”, Tutti i confini ci attraversano sarà accompagnata da iniziative, come momenti d’incontro e dialogo con il pubblico e con le scuole, che si svolgeranno nell’intero periodo di apertura.
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