Può essere considerato un vero e proprio atlante antropologico del nostro variegato rapporto con il pianeta, il pluriennale indagine fotografica condotta da Salgado. Un reportage di straordinaria bellezza, ospite fino al 28 gennaio prossimo al PAN - Palazzo Arti Napoli.
Non ha bisogno di particolari introduzioni Sebastião Salgado, uno dei giganti della fotografia internazionale che dal 18 ottobre è in mostra a Napoli con il progetto Genesi. Nel capoluogo partenopeo, e in particolare negli spazi del Pan_Palazzo Arti Napoli, fa infatti tappa il tour mondiale della mostra che sta rivelando al mondo gli esiti del percorso di ricerca condotto dal noto fotografo documentarista brasiliano, classe 1944, nel corso di 8 anni di esplorazioni.
Curata da Lélia Wanick Salgado, su progetto di Contrasto e Amazonas Images, la mostra conduce i visitatori dinanzi a uno dei grandi temi che stanno attraversando la contemporaneità: di fronte alla commovente e straordinaria bellezza del nostro pianeta, occorre agire in un’ottica di tutela, sviluppando un rapporto di convivenza più armonico con l’ambiente. Aperta fino al 28 gennaio 2018 e articolata in cinque sezioni tematiche, ciascuna delle quali ricalca le zone attraversate dallo stesso Salgado – Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl – la rassegna riunisce un eccezionale corpus di 245 fotografie. Il percorso espositivo descrive così un itinerario fotografico, rigorosamente in bianco e nero, che punta a essere “un canto d’amore per la terra e un monito per gli uomini“.
Uno degli aspetti salienti che emergono nella serie di fotografie di Genesi è l’attenzione destinate alle popolazioni indigene ancora vergini: gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana; i Pigmei delle foreste equatoriali nel Congo settentrionale; i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica; le tribù Himba del deserto della Namibia e quelle più remote delle foreste della Nuova Guinea. Con loro, Salgado ha trascorso diversi mesi, allo scopo di realizzare immagini che rivelassero il viscerale legame tra queste donne e questi uomini e gli habitat di riferimento.
Spazio anche agli animali, che costituiscono una porzione significativa di questa ricerca, come nel caso di tartarughe giganti, iguane e leoni marini delle Galapagos.
[Immagine in apertura: Kafue National Park, Zambia, 2010 © Sebastião Salgado/Amazonas Images/Contrasto]