Tra il grano e il cielo: Vincent van Gogh conquista Vicenza

4 Ottobre 2017

Vincent van Gogh, Il ponte di Langlois a Arles, 1888 olio su tela, cm 49,5 x 64 Colonia, Wallraf-Richartz-Museum & Fondation Corboud © Rheinisches Bildarchiv Köln

Dal Kröller-Müller Museum e da una decina di altri musei stanno per arrivare a Vicenza, nella magnifica cornice della Basilica Palladiana, 43 dipinti e 86 disegni di Vincent van Gogh. La città veneta, dal 7 ottobre all’8 aprile 2018, dedica infatti al pittore olandese una mostra curata curata da Marco Goldin, promossa dall’amministrazione comunale e da Linea d’ombra.

Ricorrendo a un allestimento innovativo, Van Gogh. Tra il grano e il cielo propone una ricostruzione dettagliata dell’intera vicenda biografica dell’artista, mettendo in evidenza i passaggi cruciali che hanno contrassegnato la sua sofferta esistenza; tra questi, l’esperienza – nell’autunno del 1880 – nelle miniere del Borinage.
La vicenda biografica costituisce uno dei cardini lungo il quali si innesta l’intera narrazione della mostra, con un incipit affidato proprio ai cinque anni della permanenza olandese dell’artista, nel Brabante: dalla primavera del 1881 a a Etten, fino all’autunno del 1885, a Nuenen. Spazio anche ai mesi trascorsi ad Anversa, per frequentare la locale Accademia di Belle Arti, e al decisivo approdo in Francia, inizialmente a Parigi.

Anche il rapporto con il fratello Théo viene preso in esame nel percorso di Van Gogh. Tra il grano e il cielo, in particolare attraverso il supporto della parola scritta, a partire dalle lettere che Vincent gli scriveva: “Le lettere costituiranno quindi, giorno dopo giorno, come fogli di un diario, il filo conduttore della mostra, perché attraverso le parole si possa penetrare fino in fondo nel mistero struggente della bellezza di un’opera che non cessa di affascinarci. Perché così fortemente connaturata alla presentazione di un vita sempre sul limite.” Ad accompagnarle, sala dopo sala, sono previste le opere che le hanno ispirate.
Oltre al catalogo curato da Marco Goldin, sarà per questo disponibile un libro che raccoglie una selezione di cento lettere di van Gogh, tra cui tutte quelle connesse con i dipinti esposti.

Nella presentazione della sua produzione e dei suoi temi cardinali, le opere di van Gogh saranno poste in relazione con alcuni lavori di Jean-François Millet e di artisti della cosiddetta Scuola dell’Aia, una sorta di versione olandese della Scuola di Barbizon: l’obiettivo è cogliere alcune affinità tematiche e di linguaggio.

Alla mostra di Vicenda si lega inoltre la produzione di un film della durata di un’ora, creato per l’occasione: sarà proiettato, a ciclo continuo, in una sala al termine del percorso sempre nella Basilica Palladiana.

[Immagine in apertura: Vincent van Gogh, Il ponte di Langlois ad Arles, 1888, olio su tela, Colonia, Wallraf-Richartz-Museum & Fondation Corboud © Rheinisches Bildarchiv Köln]