Fino al 19 novembre, la sesta edizione della kermesse nel Canton Ticino indaga attraverso mostre, conferenze e proiezioni una delle questioni chiave della società contemporanea. In programma anche EverydayClimateChange (ECC), frutto di un progetto portato avanti da oltre 30 fotografi internazionali che hanno operato nell'intero pianeta.
Appuntamento all’ex Macello di Lugano, una storica struttura in prossimità del centro cittadino della destinazione ticinese, per la sesta edizione dei LuganoPhotoDays. Filo conduttore della manifestazione è il cambiamento climatico, indagato da molteplici punti di osservazione e senza confini tra continenti e popoli. Fino a domenica 19 novembre, i visitatori avranno a disposizione numerose occasioni per riflettere sulle disastrose conseguenze prodotte dall’innalzamento globale delle temperature e da tutti gli altri fattori che, in assenza di politiche condivise e adeguatamente rispettate, potrebbero compromettere gli equilibri mondiali, senza possibilità di recupero.
Il programma, oltre alle proiezioni dei documentari Home e Terra, diretti dal fotografo, giornalista e ambientalista francese Yann Arthus-Bertrand, include tre mostre e la conferenza dal titolo L’uomo e il clima: dalla conoscenza del passato, le incertezze del futuro, curata dal geografo Luca Bonardi del Dipartimento di Filosofia – Università Statale di Milano (il 13 novembre).
Per l’intera durata della kermesse saranno visitabili le esposizioni Everyday Climate Change, Ocean Rage di Matilde Gattoni e Matteo Fagotto e Meraviglie polari: fotografie dagli estremi del mondo. Quest’ultima raccoglie le opere della fotografa Daisy Gilardini, che negli ultimi 20 anni ha partecipato a più di 60 spedizioni in Artico e Antartide, concentrando i suoi sforzi proprio sulla documentazione dei cambiamenti climatici.
[Immagine in anteprima: Daisy Gilardini, Riflessi ghiacciati, dalla mostra Meraviglie Polari]