Il calore e l'intensità della luce naturale tipiche dell'altopiano di Riyadh sono "regolate" nel nuovo complesso architettonico firmato dallo studio Zaha Hadid Architects, dove specifiche strategie sono state messe in campo in un'ottica di sostenibilità ambientale.
A ridosso di quello che sarebbe stato il 67esimo compleanno di Zaha Hadid, lo studio fondato dell’architetta irachena naturalizzata britannica ha svelato le prime immagini del nuovo KAPSARC – King Abdullah Petroleum Research and Research Center. Il complesso sorge a Riyad, la capitale dell’Arabia Saudita, ha uno sviluppo pari a 70mila metri quadrati e incorpora cinque “edifici chiave”.
Al suo interno saranno ospitate le attività dell’istituto senza fini di lucro KAPSARC, attivo nel campo della ricerca in campo energetico. Il campus comprende l’Energy Knowledge Centre, l’Energy Computer Centre, un auditorium per conferenze e mostre con una capacità di 300 posti, una biblioteca dotata di un archivio di 100mila volumi e del cosiddetto “Musalla”, un suggestivo ambiente riservato alla preghiera.
In linea con le attività e i principi dell’istituzione di cui è sede, il progetto del KAPSARC è frutto di un accurato studio delle condizioni ambientali dell’altopiano di Riyad. Dal punto di vista compositivo e strutturale, il campus risulta caratterizzato dalla presenza di un modulo esagonale a nido d’ape: questo elemento ha permesso di ridurre al minimo l’utilizzo di materiale e di creare il “reticolo di celle” che costituisce i volumi di questa “architettura porosa”.
Si tratta di una delle strategie messe in campo dallo studio ZHA – Zaha Hadid Architects, cui vanno a sommarsi l’impiego di pannelli solari, il ricorso a un collegamento sotterraneo per connettere le varie strutture nei periodi più caldi dell’anno evitando passaggi all’esterno, lo studio dell’orientamento dei volumi e le scelte impiantistiche.
Per tutte queste misure, il campus KAPSARC ha ottenuto la certificazione LEED Platinum, legata all’impiego di specifiche azioni orientate alla sostenibilità ambientale. Secondo la nota ufficiale diffusa da ZHA, sarà possibile conseguire una riduzione del 45% del consumo energetico all’interno del campus; inoltre, il 40% dei materiali necessari alla costruzione provengono da siti di produzione distanti meno di 500 miglia dall’edificio stesso, mentre il 98% del legno utilizzato ha a sua volta ottenuto la certificazione del Forest Stewardship Council.
[Immagine in apertura: Zaha Hadid Architects, KAPSARC (King Abdullah Petroleum Studies and Research Center), Arabia Saudita © Hufton+Crow]