Considerato l’erede del fotogiornalista fondatore della Magnum, il reporter americano approda a Palazzo Reale con la prima tappa di un tour espositivo internazionale; viaggio nei grandi eventi della storia contemporanea, a cominciare dall'abbattimento delle Torri Gemelle di New York, l'11 settembre 2001.
L’attesa è quasi giunta al termine: venerdì primo dicembre la mostra dedicata al fotografo statunitense James Nachtwey accoglierà il grande pubblico negli ambienti del Palazzo Reale di Milano, offrendo, sino al 4 marzo prossimo, un esaustivo colpo d’occhio sulla produzione di colui che viene considerato a tutti gli effetti l’erede di Robert Capa.
Memoria ‒ questo il titolo della rassegna ‒ costituisce la prima tappa di un tour espositivo mondiale che toccherà alcuni tra i musei più prestigiosi, innescando una profonda riflessione sul tema della guerra. Curata da Roberto Koch e dallo stesso Nachtwey, la mostra si presenta come la più vasta retrospettiva mai realizzata sul pluripremiato fotografo.
200 immagini, suddivise in 17 sezioni, restituiscono le atmosfere, i volti e i dettagli di alcuni celebri reportage messi a punto da Nachtwey nel corso degli anni. Indonesia, Giappone, Romania, Somalia, El Salvador, Iraq e Afghanistan ‒ senza dimenticare la fortissima testimonianza visiva dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti ‒ sono solo alcuni dei Paesi descritti con efficacia dall’obiettivo del fotografo.
Non mancherà un – quanto mai attuale – reportage sull’immigrazione in Europa, a riprova della maestria di Nachtwey nel narrare i grandi temi del presente, incluse l’efferatezza della guerra e la violenza del terrorismo, dando “voce” a individui e luoghi.