Fino al 3 dicembre, le mostre "Flora Japonica" al National Museum of Nature and Science di Tokyo e "The Golden Age of Botanical Art", allestita all'Intermediatheque dell'Università della metropoli asiatica, accendono i riflettori sulla straordinaria ricchezza botanica del Giappone e sul fascino suscitata sull'arte.
Non solo bonsai, ciliegi, aceri e naturalmente gingko biloba: la mostra Flora Japonica, in corso al National Museum of Nature and Science di Tokyo, svela le connessioni tra le meraviglie vegetali del Paese del Sol Levante – dove si stima che esistano migliaia di specie endemiche – e l’arte contemporanea, attraverso una selezione di illustrazioni e dipinti a tema botanico.
A partire dalle 300 piante che crescono nei Giardini Botanici Reali, ne sono state selezionate un’ottantina; sono quindi stati scelti 35 artisti, ciascuno dei quali ha avuto a disposizione tre anni per eseguire i lavori assegnati. L’accuratezza delle singole esecuzioni è stata quindi controllata e verificata dagli esperti della Tokyo University.
Con un focus sulle connessioni tra arte e Natura in chiave contemporanea, la mostra si affianca progetto espositivo Golden Age of Botanical Art — Flowers from the Collections of the Royal Botanic Gardens, Kew, il cui interesse si rivolge direttamente alla cosiddetta “arte botanica” a partire da esemplari risalenti al Seicento e Settecento.
Il percorso espositivo di questa seconda iniziativa si snoda tra 28 opere, in parte provenienti dalla East India Company’s collection.
Entrambe le rassegne resteranno aperte, nelle rispettive sedi, fino al 3 dicembre prossimo.