Complesso architettonico dotato di una storia centenaria, prossimamente uno dei più antichi ospedali d’Italia accoglierà il grande pubblico nei suoi ambienti. Aprendo le porte dell’archivio e del Sepolcreto.
Medicina, cultura e arte si mescolano fra le mura della Ca’ Granda, vero e proprio gioiello architettonico milanese che si appresta a mostrare i suoi tesori al pubblico, nell’ambito di un’iniziativa di riqualificazione e rilancio denominata ArSe e da poco ufficializzata, in seguito al bando indetto dal Policlinico di Milano e l’assegnazione del progetto di recupero al Gruppo MilanoCard.
Dotata di un preziosissimo archivio storico, in essere già all’inizio del Seicento, la Ca’ Granda conserva migliaia di documenti relativi all’ospedale ‒ incluse alcune missive firmate da Napoleone e Leopardi ‒ ma anche una poderosa raccolta di opere d’arte comprendente oltre 920 dipinti firmati, fra gli altri, di Segantini, Hayez e Carrà, e una delle biblioteche storiche di medicina tra le più vaste d’Europa.
Il Sepolcreto, collocato al di sotto della Cripta della Chiesa della Beata Vergine Annunciata, adiacente all’Archivio, risale anch’esso al periodo secentesco e si stima custodisca le spoglie di circa 150mila pazienti deposti fra il 1637 e il 1695. L’apertura al grande pubblico di questo complesso mira anche a restituire alla collettività un essenziale frammento della storia milanese.