Non solo Bollywood. Al via a Firenze l'unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia dell’India. Per un’immersione a 360 gradi nella cultura contemporanea indiana, indagando attraverso i film i temi caldi del nostro tempo; tra emancipazione, integrazione razziale e parità di genere.
Con l’apertura della mostra fotografica Instand Kharma, con una selezione di scatti delle megalopoli indiane dell’artista tedesco Wolfgang Zurborn realizzati tra New Delhi a Calcutta, prende il via la 17esima edizione del River to River Indian Film Festival.
L’unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia dell’India, con la direzione artistica di Selvaggia Velo, è infatti in programma dal 7 al 12 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze; dal 2 al 4 febbraio 2018 farà, come di consueto, tappa allo Spazio Oberdan di Milano con il “Best Of” e i film vincitori.
In occasione dei 70 anni dall’Indipendenza del subcontinente indiano dall’impero britannico – avvenuta il 15 agosto del 1947 – la kermesse proporrà due film cult, un filmato in prima assoluta e l’incontro Oltre il mito. Cosa resta del Mahatma oggi. Tra anteprime mondiali, europee e italiane, saranno complessivamente 40 le pellicole in proiezione quest’anno; come di consueto al miglior film del Festival, scelto dal pubblico, sarà assegnato il River to River Audience Award.
Oltre agli incontri di approfondimento, alle lezioni di cucina, agli eventi off e alla sezione dedicata alle produzioni bollywoodiane, l’appuntamento porterà in Italia racconti da tutte le regioni dell’India: dall’esplorazione della sessualità alla longeva pratica dei matrimoni combinati, dalla lotta per la conquista dei diritti da parte delle minoranze alla determinazione delle donne per il raggiungimento della parità, una “lotta” condotta contro pregiudizi, stereotipi, tabù e credenze popolari.
Proprio su quest’ultima tematica si concentra il western al femminile, tratto da una storia vera, My Pure Land di Sarmad Masud, candidato dall’Inghilterra come Miglior film Straniero ai prossimi Oscar 2018: sarà al Festival in anteprima italiana il 9 dicembre, in serata.
Ad aprire la kermesse è stato scelta Newton, pellicola di satira politica del regista Amit Masurkar, candidata dall’India agli Oscar come Miglior Film Straniero (in cartellone la sera del 7 dicembre), già premiato con l’International Federation of Art Cinemas alla 67esima Berlinale.
In occasione della cerimonia di chiusura dell’evento (martedì 12 dicembre) a Firenze arriverà Hansal Mehta, regista cult della cinematografia indiana, riconosciuto a livello internazionale dai più importanti festival del mondo e vincitore del National Film Award for Best Direction, il più prestigioso riconoscimento cinematografico in India. In sua presenza sarà proiettato, in prima nazionale, il suo ultimo film Omertà, un’indagine del terrorismo internazionale a partire dalla vicenda dell’indo-inglese Omar Sheikh, riconosciuto responsabile dell’omicidio del giornalista del Wall Street Journal Daniel Pearl, nel 2002.