Nuove verità emergono dalla tomba di Cristo a Gerusalemme

11 Dicembre 2017


Un documentario e una mostra immersiva, in corso a Washington, tengono accesi i riflettori internazionali su uno dei luoghi più sacri per la cristianità: la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Presentato in anteprima su National Geographic Channel, lo scorso 3 dicembre, il doc Secrets of Christ’s Tomb fa infatti luce su alcune recenti scoperte emerse nell’ambito dei lavori di restauro che hanno portato alla riapertura della tomba per la prima volta dopo molti anni.

L’intervento, avvenuto nell’ottobre 2016 e condotto dagli specialisti dell’Università Tecnica Nazionale di Atene, ha messo in evidenza l’esistenza di una lastra marmorea posta al di sotto quella collocata come copertura della tomba stessa. Facendo ricorso alla tecnica della luminescenza otticamente stimolata, i tecnici sono riusciti a risalire alla data dell’ultima esposizione alla luce del materiale preso in esame.
Dall’analisi dei campioni di malta emergerebbe come il complesso, eretto attorno al luogo nel quale si ritiene sia stato sepolto Gesù e nel corso dei secoli sottoposto a danneggiamenti e successive ricostruzioni, sia stato costruito 1700 anni fa e non ai tempi delle Crociate, come precedentemente supposto.

Tale dato, modificando la datazione della prima struttura eretta (poi demolita e ricostruita), offre un’indicazione molto importante: “Costantino il Grande è responsabile per il rivestimento del basamento della tomba di Cristo con le lastre di marmo nell’edificio“, ha dichiarato a un’agenzia di stampa francese Antonia Moropoulou, capo coordinatore scientifico del progetto di restauro.
La ricerca conferma così l’ipotesi storica che sia stato proprio il primo Imperatore romano di fede cristiana ad aver inviato a Gerusalemme i suoi emissari, per trovare – e santificare – la tomba del Messia.

Sarebbe davvero questo il luogo di sepoltura di Cristo, allora?
Non esiste al momento una prova inconfutabile dell’autenticità di questa credenza, ma i dati archeologici almeno non la escludono. Anzi: all’interno della tomba è stato ritrovato un letto funebre, definito dagli studiosi “molto comune nei corredi funerari degli ebrei benestanti di Gerusalemme intorno al primo secolo d.C.”.