Succede spesso che le band tornino a suonare con i membri originali per la cerimonia che celebra ogni anno i nuovi ammessi alla Rock and Roll Hall of Fame, il massimo riconoscimento per un musicista. Nel 2018 toccherà ai Bon Jovi.
Saranno i Bon Jovi, i Dire Straits, i Moody Blues, i Cars e Nina Simone gli ammessi alla Rock and Roll Hall of Fame 2018 – il massimo riconoscimento per un musicista – la cui cerimonia si terrà il prossimo 14 aprile alla Public Hall di Cleveland.
Non ce l’hanno fatta, invece, Rage Against The Machine, Kate Bush, Depeche Mode, Judas Priest, Eurythmics, LL Cool J, MC5 e soprattutto i Radiohead, che nella lista dei candidati a poter ricevere l’onorificenza erano gli unici ad essere nel loro primo anno di eleggibilità. Il regolamento prevede, infatti, l’ammissione nella Rock and Roll Hall of Fame solo degli artisti il cui primo album o singolo sia stato pubblicato almeno 25 anni prima.
“È un miracolo di Natale”, ha detto il tastierista dei Bon Jovi. “Eravamo solo dei ragazzini, salivamo sul tour bus senza garanzie di nessun tipo. Pensavamo: “Proviamoci e rendiamo tutto questo la nostra vita”, e ci siamo riusciti”.
È abitudine che le band tornino a suonare con i membri originali per la cerimonia, come faranno i Bon Jovi, con il leader John Bon Jovi disposto a salire sul palco con l’ex chitarrista Richie Sambora e il bassista originale, Alec John Such.
“Sono una parte enorme di noi“, ha detto il batterista Tico Torres. “Ci piacerebbe se suonassero con noi.” David Bryan è d’accordo: “L’idea è che sia una celebrazione di ciò che eravamo e di ciò che siamo“.
Più incerta la posizione dei Dire Straits, che non si esibiscono insieme dai tempi della separazione avvenuta nel 1992: il frontman Mark Knopfler deve ancora pronunciarsi sulla sua disponibilità o meno a prendere parte a una reunion, in occasione della performance finale a Cleveland. Tutte le cerimonie Rock and Roll Hall of Fame, infatti, si concludono con una jam a cui partecipano tutti i premiati. “Quella è sicuramente la parte più difficile, perché abbiamo tutti grandi canzoni”, ha commentato Bryan dei Bon Jovi.