Scattare fotografie e fare parkour, dalla sommità degli scultorei volumi che compongono l'architettura firmata da Frank Gehry ormai vent'anni fa: sono esperienze forti, quelle proposte dal Guggenheim Museum di Bilbao con Google Arts & Culture. Per celebrare un importante anniversario e lanciare il museo direttamente nel futuro.
Alle diverse iniziative che hanno contrassegnato il 20esimo anniversario dell’apertura dell’iconico Guggenheim Museum di Bilbao, nel corso del 2017, sul finire dell’anno si è aggiunta una partnership stretta tra l’istituzione spagnola e Google Arts & Culture. Scopo della collaborazione è quello di cercare e promuovere nuove esperienze di visita del museo.
Un obiettivo che si può dire pienamente raggiunto, almeno dal punto di vista dell’unicità della proposta avanzata, nel caso del cortometraggio Folding Gravity at the Guggenehim Museum Bilbao. Protagonisti sono Johan Tonnoir, un traceur – o free runner, ovvero un atleta che pratica parkour – e il fotografo urbano Trashhand, che seguiamo nella loro insolita – e spettacolare – esplorazione dell’architettura progettata da Frank Gehry.
Oltre che landmark la cui riconoscibilità è ormai mondiale, l’edificio viene quindi inteso come “luogo per il movimento e la trasformazione”, ovvero un elemento la cui potenzialità ha di fatto cambiato l’identità stessa di Bilbao.
Gli utenti di Google Arts & Culture possono scoprire anche il backstage del filmato e provare a immedesimarsi nei due creativi all’opera, grazie a contenuti extra e una serie incredibile di immagini a 360 gradi che ritraggono Trashhand e Tonnoir intenti a scattare splendide fotografie o compiere acrobazie mozzafiato.
Sullo sfondo di un museo che, già difficile da dimenticare per le continue superfici curve, rivestite di titanio splendente, d’ora in poi gli appassionati vedranno con altri occhi.