Fino al 10 giugno prossimo, Palazzo Martinengo, nel cuore di Brescia, accoglie 100 capolavori realizzati tra Ottocento e Novecento, di proprietà dalle più illustri famiglie della città lombarda. Il risultato è un itinerario artistico d'eccezione, che dai Maestri del neoclassicismo conduce fino alle avanguardie storiche e agli artisti informali. Per l'occasione viene presentato, per la prima volta al pubblico, un capolavoro inedito di Pablo Picasso ritrovato dal curatore Davide Dotti e recentemente autenticato.
Pablo Picasso, Natura morta con testa di toro, 1942
Piero Manzoni, Merda d’artista, 1961, carta stampata e lattina, 4,9 x 6,2 cm
Emilio Vedova, Visione contemporanea, 1954, olio su tela, 130 x 170 cm
Gino Severini, Natura morta con maternità, 1928, olio su tela, 61 x 100 cm
Giacomo Balla, Ponte della velocità, 1915, olio magro su carta, 68 x 96 cm
Giorgio De Chirico, Piazza d’Italia, 1930, olio su tela, 50 x 60 cm
Giorgio Morandi, Natura morta, 1952, olio su tela, 40 x 55 cm
Alberto Savinio, Otello e Desdemona, 1928, olio su tela, 91 x 79 cm
Fortunato Depero, Ritratto dell’aviatore Azari, 1922, olio su tela, 136 x 93 cm
Filippo De Pisis, Mazzo di fiori a Venezia, 1930, olio su tela, 96 x 71 cm
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attese, 1964, olio su tela, 70 x 90 cm
Angelo Inganni, Veduta di Piazza della Loggia, 1879, olio su tela, 136 x 96 cm