Raffaello e l’eco del mito: la mostra-evento a Bergamo

28 Gennaio 2018

Con un inedito percorso di oltre 60 opere, provenienti da sedi espositive italiane ed estere, la mostra "Raffaello e l’eco del mito" anticipa le celebrazioni con cui, nel 2020, il grande artista sarà ricordato a 500 anni dalla morte. Aperta all'Accademia Carrara di Bergamo, fino al 5 maggio prossimo, la rassegna riunisce una serie di capolavori del Maestro urbinate, affiancati a opere legate alla sua riscoperta nell'Ottocento, fino a rintracciare motivi e citazioni raffaellesche di successo nell'arte contemporanea.

Raffaello Sanzio, San Michele e il drago, 1505 c. Musée du Louvre, Parigi, credits: Paris, Musée du Louvre, Département des Peintures
Raffaello Sanzio, San Sebastiano, 1502 –1503 c. Accademia Carrara, Bergamo, credits: Fondazione Accademia Carrara, Bergamo
Giovanni Santi, Le muse. Erato, 1480-90 c. Galleria Corsini, Firenze, credits: Rabatti & Domingie Photography
Raffaello Sanzio, La Fornarina, 1520 c. Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, Palazzo Barberini e Galleria Corsini. Palazzo Barberini, Roma, credits: Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, Palazzo Barberini e Galleria Corsini. Palazzo Barberini
Mariella Bettineschi, L’era successiva (Raffaello, La Fornarina), 2010. Pittura digitale e stampa diretta su Plexiglas, tiratura 3 esemplari. Collezione privata, Roma
Raffaello Sanzio, Madonna col Bambino (Madonna Diotallevi), 1502 c. Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie, Berlino, credits: Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie – foto Jörg P. Anders
Pintoricchio, Bambin Gesù delle mani, 1492 c. Fondazione Guglielmo Giordano, Perugia
Perugino, San Sebastiano, 1494 c. The State Hermitage Museum, San Pietroburgo, credits: The State Hermitage Museum, 2017 – foto Vladimir Terebenin
Luigi Ontani, San Sebastiano nel bosco di Calvenzano, d’après Guido Reni, 1970. Collezione Fabio Sargentini, Roma
Francesco Vezzoli, Self-Portrait as a Self-Portrait (After Raffaello Sanzio), 2013. Led-Lightbox, cornice d’artista. Courtesy l’artista. Foto: Alessandro Ciampi
Giorgio de Chirico, Autoritratto, 1931, olio su cartone. Collezione privata, Bergamo, foto: Studio Fotografico Luca Carrà © Giorgio de Chirico by SIAE 2017