Le tre dimensioni dantesche dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso hanno da sempre fornito una materia inesauribile per generazioni di artisti. Una mostra in corso alla Reggia di Caserta raccoglie i disegni originali di 70 architetti italiani, invitati a misurarsi con la Divina Commedia.
Paolo Portoghesi, Andrea Branzi, Michele De Lucchi, Franco Purini, Beniamino Servino, Matilde Cassani, Tamassociati, Ugo La Pietra, Park Associati, Luca Galofaro e Piuarch sono alcune tra le 70 voci della scena architettonica italiana chiamate a raccolta da Luca Molinari e Chiara Ingrosso, in occasione del progetto espositivo Divina Sezione. L’architettura italiana per la Divina Commedia.
Visitabile fino al 29 marzo alla Reggia di Caserta, la mostra delinea una visione contemporanea dell’escatologia dantesca restituita attraverso il medium del disegno.
Le opere originali, presentate all’interno di un allestimento progettato da Simona Ottieri con Maria Gelvi e Concetta Tavoletta, con la loro interpretazione “riattualizzata” dell’immaginario tradizionale dantesco offrono lo “spunto per una riflessione più ampia che guarda al complesso e mutevole confronto tra racconto e immagine, filtrata attraverso visioni potenti e originali che riflettono sulla fragile natura del mondo contemporaneo riletto attraverso gli occhi di Dante“.
Edito da Skira, il catalogo di Divina Sezione. L’architettura italiana per la Divina Commedia è arricchito da contributi critici del dantista Riccardo Bruscagli e da una serie di saggi di Alfonso Gambardella, Chiara Ingrosso, Simona Ottieri e Luca Molinari.