L'artista statunitense, noto per le sue criptiche e sorprendenti opere, reduce da un recente successo in patria approda nella metropoli asiatica con tre progetti presentati in simultanea.
Difficile restare indifferenti dinanzi alle opere di Mark Ryden, una delle voci dell’arte contemporanea statunitense che è riuscita nell’impresa di definire uno stile del tutto autonomo, offuscando i tradizionali confini tra generi artistici e mixando temi desunti dalla cultura pop con tecniche proprie dei Maestri del passato.
La sua arte sbarca ora a Hong Kong, con tre progetti simultanei curati dalla Paul Kasmin Gallery.
Si comincia con la presentazione di Whipped Cream, un’opera che combina arte e balletto frutto della collaborazione tra Ryden e l’American Ballet Theatre; dopo il successo negli Stati Uniti, verrà proposto nella metropoli asiatica, in occasione dell’Hong Kong Arts Festival 2018.
L’esibizione avrà luogo all’Hong Kong Cultural Centre, dove sarà posizionata anche la “scultura” Dodecahedron – Quintessence 132, successivamente visibile presso il PMQ di Hong Kong.
Infine, fino al 4 aprile, circa 16 lavori dell’artista saranno esposti nella sezione Kabinett di Art Basel Hong Kong, permettendo così ai visitatori di immergersi nel fiabesco ed enigmatico universo dell’artista, divenuto noto a partire dagli anni Novanta per una serie di dipinti definiti “pop-surrealisti”.