La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia fa da cornice a una mostra che ripercorre le vicende degli artisti ospiti dei suoi atelier. Sottolineando il sostegno dell’istituzione lagunare alla giovane creatività.
Sono trascorsi 120 anni da quando la contessa Felicita Bevilacqua La Masa, nel suo lascito testamentario, destinò gli studi di Ca’ Pesaro ai giovani artisti “indigenti e meritevoli”, garantendo a personalità davvero talentuose di lavorare in uno spazio dove poter dar sfogo alla propria energia creativa.
Dal 4 marzo al 29 aprile, l’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa renderà omaggio agli artisti che – fra il 1901 e il 1965 – soggiornarono negli atelier di Ca’ Pesaro e di Palazzo Carminati, con la mostra Gli studi della Bevilacqua La Masa, 1901-1965, curata da Stefano Cecchetto nella Galleria di Piazza San Marco.
Gino Rossi, Filippo De Pisis, Emilio Vedova, Tancredi Parmeggiani, Valeria Rambelli, Luigi Scarpa, Guido Marussig ed Ennio Finzi: sono solo alcuni dei protagonisti della rassegna, che intende sottolineare l’importante ruolo dell’istituzione lagunare nella formazione di artisti passati alla Storia, nel solco di una tradizione tuttora in essere.
[Immagine in apertura: Rino Villa, Canale della Giudecca, 1927, Fondazione Musei Civici Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna]