Approfondisce il solido legame tra lo scrittore e artista inglese e la città lagunare, la mostra allestita presso il Palazzo Ducale di Venezia. Un viaggio alla scoperta di un Ruskin meno noto, autore di acquerelli e opere grafiche di grande impatto visivo.
È una mostra davvero unica nel suo genere, quella ospitata dal Palazzo Ducale di Venezia fino al prossimo 10 giugno. John Ruskin. Le pietre di Venezia, a cura di Anna Ottani Cavina, evoca le vicende umane e creative di un artista a tutto campo il quale, nel corso dell’Ottocento, strinse un profondo legame con Venezia, soggiornandovi a più riprese e dedicandole la sua pubblicazione più nota, cui si ispira il titolo della rassegna.
Scrittore, critico d’arte e pittore, Ruskin descrisse con rigore e sapienza l’anima architettonica della città lagunare, sottolineando l’urgenza di preservarne storia e fragili equilibri e inscrivendo queste riflessioni nel solco di un approccio etico alla società e alle dinamiche civili.
Tale visione si rispecchia nelle opere esposte, che mettono in luce il talento di Ruskin nel tradurre la realtà in immagini, servendosi di penna, acquarello e carta. Frutto di importanti prestiti internazionali, i lavori in mostra restituiscono le molteplici sfumature di Venezia, colte da uno sguardo lucido, interessato a tratteggiarne i contorni.