Il decennale progetto del fotografo brasiliano sbarca alla Reggia di Venaria. Offrendo al pubblico un’indagine visiva su uno dei temi più delicati del presente: la salvaguardia del pianeta Terra.
Al centro di un tour internazionale di straordinario successo, Genesi, l’ultimo e poderoso lavoro fotografico di Sebãstiao Salgado, va in mostra alla Reggia di Venaria fino al 16 settembre, raccogliendo nella sede piemontese i 245 scatti che compongono un progetto iniziato nel 2003 e conclusosi 10 anni più tardi.
Curata da Lélia Wanick Salgado su progetto di Amazonas Images e Contrasto, l’esposizione restituisce il messaggio di cui Genesi è veicolo: l’urgenza di salvaguardare il pianeta Terra e di vivere in un rapporto più armonico con l’ambiente attraverso comportamenti e scelte virtuosi da parte dell’umanità.
Realizzate in bianco e nero, le fotografie di Salgado documentano le bellezze naturali che affollano il mondo in cui viviamo, mettendone in luce le peculiarità, come dimostrato dalle 5 sezioni attorno alle quali è organizzata la mostra ‒ Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
Oltre ai paesaggi mozzafiato e a una ricognizione sul mondo animale, il fotografo brasiliano ha dato spazio anche alle popolazioni indigene ‒ come i Pigmei delle foreste equatoriali nel Congo settentrionale o i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica ‒ trascorrendo con loro alcuni mesi e immortalandone l’armonia con gli elementi del proprio habitat.
Genesi è un “atlante antropologico del pianeta” e un monito a preservare zone ancora incontaminate, per scongiurare il rischio di trasformare lo sviluppo in distruzione.
[Immagine in apertura: Kafue National Park, Zambia, 2010 © Sebastião Salgado/Amazonas Images/Contrasto]