Rivive online nella sua completezza la Biblioteca Palatina, considerata in epoca rinascimentale "la madre di tutte le biblioteche". Il progetto di digitalizzazione è frutto di uno sforzo congiunto della Biblioteca universitaria di Heidelberg e della Biblioteca Vaticana.
La “diaspora” perdurava dal 1622; anno in cui la città tedesca di Heidelberg venne conquistata e parte del patrimonio bibliotecario raccolto dalla locale università a partire dalla sua fondazione, nel 1386, finì per confluire nella Biblioteca Apostolica Vaticana, come bottino di guerra.
A questa storica divisione, pone ora fine – almeno virtualmente – il progetto di digitalizzazione promosso congiuntamente da Germania e Vaticano, grazie al quale i manoscritti della storica Biblioteca sono stati resi disponibili online.
Teologia, filosofia, storia, medicina, storia naturale, astronomia e altre scienze sono tra i temi affrontati in questi preziosissimi volumi. L’operazione, avviata nel 2001, si deve alla sottoscrizione di un piano di cooperazione pluriennale, promosso in un’ottica di superamento delle ragioni che portarono alla scissione del patrimonio della cosiddetta “Madre di tutte le biblioteche” e di piena condivisione e fruizione dei manoscritti.
Studiosi, bibliofili o semplici appassionati potranno ora contare su un corpus di 3mila volumi di alto rilievo scientifico e culturale liberamente accessibili online dal sito ufficiale dell’Università di Heidelberg.
Per una volta, il web riesce a ricomporre un’antica frattura, in questo caso originata dalla Guerra dei Trent’anni.