Drone Photography: un concorso tiene a battesimo un nuovo genere

8 Aprile 2018

Sand-Castles-part-II-©-Markel-Redondo

Lanciato sul finire del 2017, il DJI Drone Photography Award ha stimolato il dibattito nel mondo internazionale della fotografia, invitando creativi e reporter a esplorare le possibilità espressive dei droni, appunto. Raggiungendo – e documentando! – soggetti impossibili da immortalare da terra, la fotografia scattata da drone permette di guardare al mondo da un’altra prospettiva, in senso letterale.
Ne sono un perfetto esempio le due serie che si sono aggiudicate la prima edizione del premio, in mostra presso theprintspace gallery di Londra fino al prossimo 18 aprile.

Il primo corpus di immagini, Sand Castels (Part II) di Markel Redondo, fornisce allo spettatore una panoramica – ancora, non in senso metaforico – degli oltre 3 milioni di abitazioni abbandonate in Spagna. Case vuote, deserte, costruite in momenti di speculazione edilizia e poi lasciate a se stesse in seguito alla dura crisi economica del 2008, ora popolano il paesaggio iberico come rovine contemporanee.
Se Redondo aveva già compiuto una prima indagine fotografica nel 2010, dopo essersi visto assegnare il premio del concorso – e consegnare un drone DJI Phantom 4 Pro – è potuto tornare sui luoghi già visitati, per apprezzare finalmente l’estensione del fenomeno in tutta la sua vastità anche materiale.

Il secondo progetto finanziato dall’edizione 2017 del premio porta invece la firma di Tom Hegen. The Sal Series è una vivida, colorata contrapposizione di specchi d’acqua e distese di terreno: le immagini ricordano dipinti astratti, ma in realtà sono il frutto della ripresa zenitale di alcuni dei più grandi siti europei di estrazione del sale.
La produzione del sale marino è una delle più antiche forme di intervento umano sul paesaggio naturale, eppure raramente ci chiediamo da dove provenga e come venga prodotto“, ha fatto presente il fotografo tedesco. Che, interessato a esplorare il rapporto tra uomo e ambiente, ha utilizzato la fotografia aerea tramite drone per mostrare l’alto impatto – visivo, ma non soltanto – delle attività antropiche sulla Natura che viene così regolata e controllata.

[Immagine in apertura: Markel Redondo, Sand Castles (part II), la serie completa è visibile al link www.bjp-online.com/2018/03/dji-drone-photography-award-sand-castles-part-ii]