In quale modo gli artisti hanno percepito, rappresentato e influenzato il mondo della moda, nel corso dei secoli? Prendendo in considerazione la storia dell'arte e del costume a partire dal Rinascimento, la Kunsthaus Zürich accoglie un'importante mostra e un programma di appuntamenti collaterali.
Ci sono anche opere mai esposte prima d’ora in Svizzera, a comporre il percorso della mostra Fashion Drive. Moda estrema nell’arte, al via il 20 aprile negli spazi della Kunsthaus Zürich. Il duo curatoriale composto da Cathérine Hug e Christoph Becker ha raccolto un corpus di 200 lavori che mostrano come gli artisti abbiano percepito, commentato e influenzato il mondo della moda nel corso dei secoli.
Un viaggio nei secoli, dal Rinascimento alla scena contemporanea, restituito attraverso quadri, sculture, installazioni, stampe, acquerelli, fotografie, pellicole, costumi e armature realizzati da circa 60 tra artiste ed artisti.
Tra questi si segnalano Giacomo Balla, Joseph Beuys, Giovanni Boldini, Salvador Dalí, Albrecht Dürer, Max Ernst, Gustav Klimt, Tamara de Lempicka, Édouard Manet, Meret Oppenheim, Michelangelo Pistoletto, Man Ray, Wolfgang Tillmans, Andy Warhol, le cui opere sono state concesse in prestito da collezioni pubbliche e private in Europa e statunitensi.
Seguendo un doppio registro narrativo, che concede spazio in egual misura alla moda per gli uomini e a quella per le donne, la rassegna offre una pluralità di spunti di osservazione e analisi, dando testimonianza delle dirette conseguente dei grandi stravolgimenti sociali su moda e arte.
Da una visione ristretta ed elitaria dell’universo fashion alla formazione di stili che hanno fatto epoca; dalla nascita delle figure del gentleman e del dandy, per riconoscere i quali la pittura accademica fornisce utili indicazioni, alla centralità di Parigi; dalla liberazione del corpo che attraversa l’interno Novecento alla sviluppo dei grandi magazzini, grazie ai quali la moda raggiunge un pubblico infinitamente ampio: sono solo alcune delle chiavi di lettura proposte.
[Immagine in apertura: Édouard Manet, Jeanne Duval, la Maîtresse de Baudelaire (La Dame à l’éventail), 1862, Museum of Fine Arts, Budapest]