I due celeberrimi artisti hanno fatto ricorso per la prima volta alla nuova tecnologia digitale realizzando due opere “immersive”, che accompagnano l’utente alla scoperta di mondi inaspettati.
La tecnologia digitale e la sperimentazione con la realtà virtuale sono due ambiti di grande attualità, che trovano sempre più spazio anche nel campo creativo. Ne sono un esempio i nuovi lavori di Marina Abramović e Anish Kapoor, presentati ufficialmente durante i giorni di Art Basel Hong Kong.
Ottenute ricorrendo a tecnologie d’avanguardia, le due opere guidano il pubblico in un universo virtuale caratterizzato da un forte realismo. Nel caso di Rising, la Abramović chiama in causa le tematiche ambientali e l’urgenza di salvaguardare il pianeta dagli effetti del global warming. L’avatar dell’artista, chiuso in una teca e circondato dai ghiacciai, “subisce” le decisioni dell’utente; libero di appoggiare la causa ambientalista, facendo abbassare il livello dell’acqua attorno al corpo dell’Abramović, oppure di lasciare che quest’ultimo sia sommerso.
Into Yourself, Fall di Anish Kapoor, invece, offre all’utente la possibilità di viaggiare all’interno del corpo umano, lungo un itinerario vertiginoso attraverso tessuti muscolari e carne. Un’esperienza viscerale, che guida il pubblico nei meandri di “luoghi” all’apparenza sconosciuti e riecheggia la componente materica delle installazioni di Kapoor.