Uno dei più celebri e rivoluzionari curatori dell’epoca contemporanea è il protagonista della rassegna allestita al Getty Research Institute di Los Angeles.
Si intitola Museum of Obsessions la mostra ospite del Getty Research Institute losangelino, un omaggio espositivo a Harald Szeemann, personalità che ha scritto un fondamentale capitolo della curatela internazionale, grazie a un approccio basato sul dialogo con gli artisti e su una visione multidisciplinare della creatività.
Il titolo della rassegna si ispira alla definizione data da Szeemann al proprio archivio, un “museo delle ossessioni” in cui trovano spazio le ricerche e i materiali riuniti dal curatore per la realizzazione delle oltre 150 mostre e installazioni che recano la sua firma, ma anche per i progetti mai giunti al termine.
Suddivisa in nuclei tematici, la mostra in corso a Los Angeles fino al 6 maggio punta lo sguardo non solo sui materiali e i documenti raccolti da Szeemann, ma anche sul suo paesaggio mentale, spaziando dalle Avant-Gardes ‒ con il rimando alle prime mostre da lui ideate ‒ alle Utopias and Visionaries, che evocano la trilogia di mostre organizzate da Szeemann fra gli anni Settanta e Ottanta, riscrivendo la storia del modernismo, fino alle Geographies, una riflessione sull’identità e sul valore del viaggio.
[Immagine in apertura: Cartoline dalla collezione di Pataphysics Material di Harald Szeemann, The Getty Research Institute]