Un capolavoro di uno dei più importanti pittori dell'arte europea è stato oggetto di un importante restauro: il risultato consente di apprezzare l'opera nei suoi colori originali. Eliminando le tracce dei precedenti interventi, sulla superficie pittorica sono tornati a splendere anche alcuni interessanti dettagli.
“In quest’opera Brueghel combina con maestria la tradizione cristiana medievale, l’iconografia presente nei capitelli e nei portali delle chiese romaniche, con una straordinaria inventiva, il tutto condito da un sottile senso della satira, proprio della retorica dell’epoca”: con queste parole, riportate dalla testata Artribune, il conservatore capo della pittura fiamminga del Museo dei Prado, Alejandro Vergara, ha sottolineato l’assoluto rilievo artistico de Trionfo della morte, la tavola ad olio dipinta da Brueghel il Vecchio intorno al 1562-1563, di recente sottoposta a un delicato intervento di restauro.
La complessa operazione, necessaria a causa dello stato di deterioramento in cui versava l’opera, è durata complessivamente un anno e mezzo. Questa azione rientra nella serie di recuperi curata annualmente dai laboratori di restauro del museo spagnolo ed è stata sostenuta anche da soggetti privati.
Due le fasi principali: alla messa in sicurezza dei quattro pannelli di quercia costitutivi dell’opera, con l’inserimento di un moderno sistema di molle in acciaio e di viti in nylon, è seguita la ripulitura della cappa pittorica.
Così facendo, il Trionfo della morte ha recuperato i colori originariamente scelti dal suo autore; in particolare è ora possibile apprezzare, con maggiore precisione, i suoi toni blu e rossi.
La complessità della composizione e la profondità del paesaggio sono state ristabilite; grazie alla rimozione dei residui di precedenti restauri, sulla superficie sono tornati visibili alcuni dettagli per lungo tempo impossibili da cogliere.