Nel ventennale della scomparsa, la città lombarda ricorda lo scultore Alik Cavaliere con una mostra “diffusa”, che ne ripercorre la carriera attraverso un prezioso corpus di opere.
C’è tempo fino al 9 settembre per visitare Alik Cavaliere. L’universo verde, la rassegna-omaggio a uno degli scultori più emblematici del secolo scorso. Curata da Elena Pontiggia, la mostra trova in Palazzo Reale il suo cuore pulsante, ma coinvolge un nutrito gruppo di ulteriori sedi, come il Centro Artistico Alik Cavaliere, il Museo del Novecento, Palazzo Litta, le Gallerie d’Italia e l’Università Bocconi.
Ponendo un particolare accento sul tema della Natura, la mostra riunisce numerosi capolavori scultorei di un artista capace di interrogarsi sul senso profondo dell’esistenza ricorrendo, comunque, all’ironia e al gioco di reminiscenza dada come tratto distintivo della propria poetica. I lavori esposti a Palazzo Reale evocano le diverse fasi e tematiche della storia artistica di Alik Cavaliere, dedicando una specifica attenzione al motivo ricorrente della gabbia.
Le opere in mostra nelle altre sedi della rassegna completano il mosaico di una creatività unica nel suo genere, intrisa di suggestioni e rimandi a modelli indiscussi come de Chirico, Magritte, Giacometti e Duchamp, e ai dettami dell’Informale, della Pop Art e del Concettuale. Senza tuttavia perdere l’autonomia stilistica che caratterizzava la produzione di Alik Cavaliere.
[Immagine in apertura: Alik Cavaliere, L’abete, 1967]