Arte in memoria di Falcone, Borsellino e di tutte le vittime della mafia

21 Luglio 2018

Gianfranco Meggiato, La spirale della vita, veduta dell'installazione a Palermo, 2018

Non è una data qualsiasi quella scelta per l’apertura al pubblico de La spirale della vita, la grande installazione concepita dall’artista Gianfranco Meggiato in memoria delle vittime di mafia e visitabile a Palermo, in Piazza Bologni, fino al 9 settembre prossimo. L’opera è stata infatti inaugurata il 19 luglio scorso, nel giorno del 26esimo anniversario della strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Caratterizzata da una forma di spirale, con un diametro di 10 metri e un’altezza di 4, l’opera è stata creata utilizzando 2mila sacchi militari. L’iniziativa, unica nel suo genere, è stata curata da Daniela Brignone ed è compresa nel programma di I-design, come evento collaterale di Manifesta 12, oltre che nel programma di Palermo Capitale Italiana della Cultura.
Nel progetto è stato coinvolto anche l’esperto di accessibilità museale Dario Scarpati, che ha previsto una serie di soluzioni per La spirale della vita alla scopo di consentire l’ingresso alle persone con disabilità motoria e agli ipovedenti in autonomia attraverso guide in braille.

 

Legato ai grandi Maestri dell’arte del Novecento – da Brancusi a Calder, fino a Moore – l’artista veneziano Meggiato ha scelto di “simboleggiare la rinascita di un pensiero e di una coscienza che risveglia valori sopiti – ha sottolineato la curatrice – Partendo dalla storia egli riscrive idealmente il futuro di un territorio, ridando un senso alla lotta per la libertà individuale. Attraverso l’espressione artistica, Meggiato traccia un percorso iniziatico, sospeso spazialmente e temporalmente, per ridestare gli animi dall’indifferenza al fine di intravedere la luce. La Spirale della vita coniuga così il valore dell’arte e della cultura a quelli dell’umanità“.