Le Gallerie dell’Accademia riuniscono tre capolavori di Giorgione, esposti insieme per un mese. Nel solco dei festeggiamenti per il bicentenario della prima apertura del museo al pubblico.
Non conosce sosta il ricco programma di iniziative messo a punto dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia per festeggiare il bicentenario dell’apertura del museo al pubblico. Dopo l’exploit della mostra Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia, inaugurata a settembre 2017 e in corso fino al prossimo 8 luglio, la sede veneziana offre ora l’opportunità di ammirare tre capolavori firmati da uno degli artisti più noti di sempre.
Stiamo parlando di Giorgione, autore dei tre dipinti riuniti eccezionalmente per un mese nella sala XXIII e un tempo parte della raccolta veneziana del patrizio Gabriele Vendramin. I capolavori in questione sono la famosissima Tempesta, la Vecchia e il Concerto o Davide Cantore (nell’immagine in apertura), concesso in comodato quinquennale da un collezionista privato.
Al termine del periodo espositivo, la Vecchia sarà sottoposta a un importante restauro, mentre gli altri due dipinti continueranno a essere in mostra. La scelta di affiancare i tre capolavori deriva dalla volontà di mettere in luce le molte sfumature dell’arte di Giorgione: la Tempesta rappresenta un passo decisivo verso la pittura di paesaggio, la Vecchia simboleggia un ritratto del tempo e il Concerto regala nuova monumentalità alla figura umana.
Emblematiche le parole della direttrice Paola Marini: “Ci onora il gesto di fiducia dei proprietari e la loro scelta lungimirante di accostare il “Concerto” già Vendramin agli altri dipinti di Giorgione presenti nella stessa prestigiosa raccolta veneziana. L’esperienza della visita del nostro museo sarà da oggi più unica e coinvolgente”.