Data per gravemente malata già nei giorni precedenti, è morta oggi a 76 anni la pluripremiata "Regina del soul". Aretha Franklin lascia un'eredità, musicale e non soltanto (si pensi alla sua leggendaria interpretazione ne The Blues Brothers), che continuerà a ispirare generazioni e intere comunità per molti anni a venire. A partire dai grandi successi internazionali, quali Respect, del 1967 e I Say a Little Prayer, incisa nel 1968.
Hanno tenuto i numerosi fan internazionali per ore le notizie che, nei giorni scorsi, hanno iniziato a circolare in merito al peggioramento delle condizioni di salute di Aretha Franklin. La cantautrice statunitense, nata a Memphis nel 1942 si è spenta quest’oggi – giovedì 16 agosto – a Detroit, secondo quanto si apprende a causa di un tumore contro il quale stava combattendo da tempo. Con la sua scomparsa il mondo perde un’icona assoluta della musica gospel, soul e R&B.
Artista pluripremiata, conquistò fama globale a partire dalla metà degli anni Sessanta, con una straordinaria carriera impreziosita da ben 18 premi Grammy, cifra che sale a 21 considerando anche i riconoscimenti “speciali” alla carriera. Prima donna entrata nella Rock and Roll Hall of Fame – nel gennaio 1987 – ha lavorato a più di 50 dischi, divenendo anche un punto di riferimento per le minoranze di colore, non solo negli Stati Uniti.
Memorabili alcune sue interpretazioni, tra cui la “sostituzione” di Luciano Pavarotti alla cerimonia dei Grammy, nel 1998, nel corso della quale interpretò il Nessun dorma eseguendo anche una strofa in italiano; o la più recente esecuzione di (You Make Me Feel Like) A Natural Woman, nel dicembre 2015, al Kennedy Center di Washington, che suscitò la commozione dell’allora presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama. Entrate nella storia anche alcuni suoi duetti con figure di primo piano della musica pop internazionale: è il caso di I Knew You Were Waiting (for Me), in coppia con George Michael, e di Sisters Are Doin’ It For Themselves con gli Eurythmics.
Le sue condizioni di salute hanno iniziato a suscitare ansia già a partire dal 2017, quando l’artista aveva annunciato che non avrebbe più tenuto concerti; una dichiarazione alla quale ha fatto seguito, nel marzo di quest’anno, l’annullamento degli impegni fissati per il 2018. Unanime il cordoglio del mondo della musica e dello spettacolo in generale, con manifestazioni di affetto e vicinanza anche da parte di pop star come Beyoncé che, già nel corso della settimana, le ha dedicato un concerto.
Per il prossimo mese di novembre sta intanto prendendo forma l’all-star tribute Clive Davis Presents: A Tribute to Aretha Franklin, annunciato per celebrare i sessanta anni di carriera, nella cornice del Madison Square Garden, a New York.
Per celebrare il ricordo della cantante, venerdì 17 agosto, alle 20:30, Sky Arte manderà in onda l’episodio della serie Soundtracks ‒ Canzoni che hanno fatto la storia intitolato La battaglia dei sessi. Un focus sulle lotte condotte dai movimenti per i pari diritti delle donne, supportati anche dalla musica. Fra le voci che incitarono al coraggio e alla determinazione compare anche quella di Aretha Franklin, unita alle note di Loretta Lynn, Helen Reddy e Leslie Gore. Senza dimenticare la musica recente, da Pat Benatar alle Salt-n-Pepa a Katy Perry.