La capitale danese si è dotata da qualche mese di un nuovo centro multifunzionale. Il complesso, denominato BLOX, è parzialmente occupato dal Danish Architecture Center; al suo interno accoglie anche abitazioni, spazi per il coworking e un caffè dalla cui terrazza si gode di un'ampia vista panoramica sulla città.
Con un’inaugurazione alla quale ha preso parte anche la Regina Margrethe II di Danimarca, lo scorso maggio la città di Copenaghen ha celebrato l’apertura del nuovo BLOX. Progettato dallo studio di architettura OMA ‒ Office for Metropolitan Architecture ‒ fondato da Rem Koolhaas, il centro multifunzionale della capitale danese accoglie al proprio interno il Danish Architecture Center (DAC), che ha trovato sede nel complesso e attualmente ne occupa la porzione centrale.
Il nome dell’edificio risulta fortemente evocativo della sua composizione architettonica: con uno sviluppo fuori terra di sei livelli, BLOX è il risultato della combinazione di volumi distinti. La trasversalità del programma è confermata dalle numerose realtà collocate nei suoi spazi interni: gallerie espositive, coworking, uffici, un bookstore, un centro fitness, un ristorante, ventidue appartamenti, una caffetteria e un parcheggio pubblico sotterraneo automatizzato chiariscono il concetto di “mix acrobatico di usi“, indicato dallo stesso team di progettazione.
A mettere in luce le qualità di BLOX, attivando anche un confronto con altri edifici della capitale danese, è stata Ellen van Loon, partner di Office for Metropolitan Architecture con un’esperienza ventennale nel celebre studio e responsabile di questo intervento. “È un edificio che abbraccia le sfide infrastrutturali del suo contesto“, ha precisato la progettista, con un esplicito riferimento alla relazione stabilita da BLOX con il contesto di inserimento. A una certa “inaccessibilità” che unificherebbe la maggior parte dei quartieri di Copenaghen, BLOX riesce a contrapporre la sua distintiva capacità di “assorbire la vita della città“, come attesta il posizionamento sospeso ‒ sostanzialmente “a cavallo” ‒ su una delle arterie stradali cittadine del suo corpo centrale.
[Immagine in apertura: photograph by Clement Guillaume, courtesy of OMA]