Il corpus di straordinarie installazioni audio e video di Ryoji Ikeda si arricchisce di due nuove opere, attualmente in mostra al Centre Pompidou di Parigi.
Ultime settimane di apertura, al Centre Pompidou di Parigi, per la multiforme installazione audiovisiva di Ryoji Ikeda intitolata Continuum Mutations / Créations 2. Concepita da una delle figure di punta della musica elettronica in Giappone, l’opera costituisce una nuova tappa del percorso di ricerca che l’artista visivo e compositore sta portando avanti, combinando suono, immagine, spazio, analisi dei fenomeni percettivi e matematica.
Anche nel caso parigino, il visitatore è sollecitato a immergersi in uno speciale microcosmo, contraddistinto da un vertiginoso mix di stimoli visivi e sonori.
Duplice il registro dell’intervento. Nella prima parte, denominata A [continuum], cinque diffusori trasferiscono suoni “magici e torpidi” all’interno di una stanza dalle pareti bianche. La seconda parte dell’installazione, code-verse, è un’animazione audiovisiva presentata su un grande schermo a grandezza naturale: lo spettatore, in questo caso, è invitato ad attivare una relazione con un universo di intricate immagini grafiche in bianco e nero, elaborate al computer a partire da una serie di input numerici.