La “villa danzante” di Manuel Herz Architects sul lago di Zurigo

10 Settembre 2018


Dimenticate le consuete modalità di connessione tra gli edifici e lo spazio esterno. Realizzata nella città svizzera di Zurigo, nella zona residenziale di Seefeld, la dimora ribattezzata Ballet Mechanique evoca con il proprio nome le sperimentazioni cinematografiche degli anni Venti del secolo scorso di Fernand Léger.
Non si tratta di una denominazione casuale: l’edificio, infatti, prova a suo moda a riscrivere alcuni canoni dell’abitare domestico.

La struttura, al cui interno sono stati realizzati cinque appartamenti autonomi attorno a un corpo scala centrale, si caratterizza infatti per la “natura ambivalente”. Può infatti presentarsi come un volume compatto, apparentemente “inespugnabile” e monocromo, ma anche rompere la propria rigidità, assumendo una forma complessa e una spiccata identità cromatica.
L’elemento sul quale i progettisti dello studio Manuel Herz Architects, artefice dell’intervento, hanno insistito sono le articolate facciate. Su ciascuno dei lati della palazzina sono stati disposti pannelli sinuosamente sagomati, che consentono all’edificio di aprirsi all’ambiente circostante con modalità sorprendenti.
L’apertura di questi moduli, resa possibile da un sistema idraulico, avviene anche in orizzontale: il risultato, in questo caso specifico, è la “comparsa” di un piano in aggetto, indipendente da eventuali terrazze. Interessanti anche le scelte compiute a livello cromatico, con la presenza di pannelli in blu e rosso che contribuiscono a riscrivere l’aspetto dell’edificio una volta “aperto” e cambiando il punto di osservazione.