Nuovi dipinti e opere multimediali dell'artista di base in Nigeria sono in mostra alla Gallery 1957 di Accra. Grande appassionata di nuoto, Fadugba ha scelto la dimensione delle piscine, a lei affine, come strumento visivo per esplorare temi legati alle differenze di razza, genere e rappresentazione.
Sono state la disciplina sportiva del nuoto e la dimensione delle piscine ad aver ispirato le opere che l’artista Modupeola Fadugba sta presentando in queste settimane negli spazi espositivi della Galleria 1957 di Accra, in Ghana. La personale Dreams from the Deep End ‒ visitabile fino al 31 ottobre prossimo ‒ riunisce infatti una serie di lavori nei quali l’autrice ‒ classe 1985 ‒ ha scelto di legarsi alla pubblicazione Contested Waters: A Social History of Swimming Pools.
Si tratta di un volume in cui l’autore, Jeff Wiltse, analizza la storia delle piscine pubbliche e la loro privatizzazione in relazione alle politiche razziali americane. Fadugba ‒ originaria di Togo ma di base ad Abuja, in Nigeria ‒ è un’artista che opera con una pluralità di tecniche. Della sua capacità di muoversi con scioltezza tra pittura, disegno e installazione, anche la personale in corso riesce a dare prova, proponendo lavori che nello stesso tempo offrono una testimonianza della volontà dell’autrice di prendere posizione rispetto ai temi e alle sfide della società contemporanea.
La sua, infatti, è un’arte socialmente impegnata, frutto di un’indagine condotta tra scienza, politica e creatività che parte dallo scenario nigeriano per arrivare fino al panorama globale.
[Immagine in apertura: Modupeola Fadugba, How to do a Platform Lift, acrilico, olio, inchiostro e foglia d’oro su carta bruciata, 2016]