Macau, Shanghai, Bangkok, Delhi e Tokyo sono alcuni dei luoghi al centro delle opere dell'architetto russo - naturalizzato tedesco - Sergei Tchoban. Fino al al 16 novembre prossimo, la Galleria Antonia Jannone espone una serie di suoi lavori realizzati utilizzando acquerelli, inchiostro di china e di seppia su carta.
È la Galleria Antonia Jannone di Milano a ospitare – fino al 16 novembre prossimo – una collezione di opere pittoriche e di disegni dell’architetto Sergei Tchoban. Nato nel 1962, formatosi in Architettura presso l’Accademia d’Arte russa di San Pietroburgo, fin dall’inizio degli anni Novanta il progettista lavora in Germania.
Autore di edifici come la Federation Tower di Mosca, la Benois House a San Pietroburgo, il Jewish Cultural Center, la sinagoga Chabad Lubavitch e il NHow hotel a Berlino e fondatore, nel 2013, del Museum for Architectural Drawing nella capitale tedesca, a partire dal 3 ottobre Tchoban presenta in Italia una collezione di disegni nei quali indaga il tema della rappresentazione della scena urbana e la sua densità.
Sul territorio di confine tra storia e contemporaneità, le opere comprese nel percorso espositivo di Den-City Urban Landscape sono unificate dalla presenza di combinazioni e sovrapposizioni spaziali e temporali e dalla pluralità di tecniche impiegate.
In mostra si possono apprezzare vere e proprie “felici fantasie“, nelle quali edifici distanti per epoca e stile di realizzazione si incontrano, affiancano, sovrappongono.
Den-City Urban Landscape include schizzi a pastello ispirati ai viaggi in Asia di Tchoban: catturando la densità della struttura urbana locale, l’autore riesce a dare evidenza dell’incessante cambiamento n corso nelle metropoli di questa vasta zona del pianeta.