Il programma espositivo del nuovo Teatro dell'architettura dell'USI a Mendrisio (Svizzera), progettato da Mario Botta, prende il via con una mostra che esamina il profondo legame tra l’architetto americano e la città di Venezia. Il percorso espositivo, oltre a opere originali del progettista annoverato tra i Maestri dell'architettura del Novecento, propone anche disegni originali di Le Corbusier e Frank Lloyd Wright.
È Louis Kahn e Venezia. Il progetto per il Palazzo dei Congressi e il Padiglione della Biennale la mostra con cui inaugura la stagione espositiva del nuovo Teatro dell’architettura di Mendrisio, in Svizzera.
L’edificio – progettato da Mario Botta e compreso all’interno del Campus universitario dell’Accademia di architettura della città svizzera – fino al 20 gennaio prossimo accoglie un progetto espositivo che intende ricostruire – per la prima volta – il rapporto tra Louis Kahn e il capoluogo veneto.
Nel 1928, infatti, l’architetto statunitense si recò per la prima volta in visita alla Laguna: in quell’occasione pose le basi per l’avvio di una relazione profonda, alimentata nel tempo da ulteriori viaggi, dalle partecipazioni alla Biennale, dall’amicizia con Carlo Scarpa, dalle lezioni e conferenze tenute.
Per Venezia Kahn progettò il Palazzo dei Congressi, un intervento destinato a restare su carta al pari delle opere che anche Le Corbusier e Frank Lloyd Wright concepirono per la città lagunare.
Curata da Elisabetta Barizza, in collaborazione con Gabriele Neri, e resa possibile grazie ai prestiti concessi da numerosi archivi internazionali e collezioni private The Architectural Archives-University of Pennsylvania di Philadelphia, il Canadian Centre for Architecture di Montréal, la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, la collezione di Sue Ann Kahn di New York, per citarne alcuni – la mostra analizza in profondità la complessa vicenda del progetto mai realizzato.
Modelli, elaborati grafici, fotografie, videoinstallazioni, lettere e altri documenti, in parte inediti, estendono lo sguardo anche a temi correlati, allo scopo di “restituire la densità della riflessione architettonica di Kahn e le sue reinterpretazioni grafiche dell’architettura veneziana“.
Nel percorso espositivo, che si snoda secondo sezioni tematiche – Kahn e Venezia; Ritorno in Europa; Giuseppe Mazzariol e l’idea di Venezia; Frank Lloyd Wright e Le Corbusier a Venezia; La lezione di Louis Kahn; Louis Kahn e Carlo Scarpa; Il progetto di Louis Kahn per Venezia – sono inclusi anche i disegni originali degli interventi – mai venuti alla luce – di Le Corbusier e Frank Lloyd Wright.
Questa prima mostra, così come tutti gli eventi culturali promossi all’interno del Teatro dell’architettura, saranno aperti al pubblico, non solo agli studenti dell’ateneo: l’obiettivo è infatti “rafforzare le basi di una solida vocazione culturale nei confronti del territorio“.
[Immagine in apertura: Louis Kahn sul tetto di palazzo Ducale, Venezia, febbraio 1972. Photo credit: © Archivio UIA Venezia]