È il Palazzo del Senato di Milano ad accogliere, fino al 27 ottobre 2018, la prima mostra dedicata alla multiforme produzione di Sandro Gorra, tra i più noti creativi dell’advertising internazionale, autore di pubblicità che si sono guadagnate di diritto un posto nell'immaginario collettivo.
Sono uscite dalla sua mente alcune delle più popolari pubblicità dei nostri anni, contraddistinte da slogan divenuti “virali” grazie alla loro capacità di fissarsi nella mente di più generazioni: stiamo parlando di Sandro Gorra, uno tra i più noti creativi nel mondo dell’advertising internazionale.
Una mostra in apertura nella raffinata cornice del Palazzo del Senato di Milano ne svela, fino al 27 ottobre prossimo, il complesso universo ricorrendo a una pluralità di lavori artistici. Sculture, dipinti e illustrazioni, selezionate dal curatore Antonio D’Amico, offrono infatti un’immersione nel “fantasmagorico mondo” di un autore che non ha mai rinunciato a sviluppare tutto il potenziale dell’ironia e del sarcasmo, andando oltre le più canoniche e assodate analisi della società contemporanea.
Il percorso espositivo si snoda tra sculture di dimensioni variabili, realizzate con differenti materiali e associate ai relativi bozzetti, ma propone anche dipinti e illustrazioni; questi ultimi lavori, in particolare, costituiscono una sorta di “corpus a sé stante”, con un impatto che non mancherà di stupire. L’animale evocato nel titolo – Noi, giraffe nude – costituisce il punto di partenza di questo progetto; la giraffa, infatti, sarebbe il “più segnante e decorativo” tra gli animali del pianeta e le sue macchie vengono equiparate alle caratteristiche peculiari dell’uomo.
Come racconta il curatore, Gorra “non si limita a fotografare i suoi modelli presi dalla realtà, bensì se ne prende gioco, solleticando le loro aridità, i loro drammi esistenziali, i loro vizi sopraffini, dal caffè al cibo, dal denaro alla sigaretta, dalla bulimia alla leggerezza dell’anima … semmai qualcuno dei lor signori l’abbia! Emerge così un mondo in cui è possibile affrontare le proprie “nudità”“.
Proprio come una giraffa “senza macchia”!
[Immagine in apertura: Sandro Gorra, The Trumpet]