L’incanto delle montagne cinesi, “viste” a New York

22 Novembre 2018

Wang Wusheng, Huangshan A104, 1984

Con Art of the Mountain: Through the Chinese Photographer’s Lens la China Institute Gallery di New York riunisce le opere fotografiche di una pluralità di autori cinesi.
A unificare gli autori coinvolti in questo progetto espositivo collettivo è il tema della montagna, così profondamente legato a riti e tradizioni diffusi in tutta la Cina. Secondo le leggende locali, infatti, a reggere il cielo sono le montagne, che ne costituiscono i pilastri. Fin dall’antichità, le vette montane erano dunque percepite “come luoghi che alimentano la vita”, finendo per assumere progressivamente un ruolo determinante nell’arte e nella cultura cinesi.

Molteplici sono le forme che la loro venerazione ha assunto nel corso dei secoli: dal diffondersi di rituali, ad esse direttamente ispirati, a forme di apprezzamento estetico. Curata da Willow Weilan Hai, direttore della China Institute Gallery; da Jerome Silbergeld, P. Y. e da Kinmay W. Tang, docenti di di storia dell’arte cinese all’Università di Princeton e dal critico fotografico e fotografo Jiang Rong, la mostra visitabile fino al 18 agosto ripercorre attraverso tre sezioni – Revered Mountains of China; Landscape Aesthetics in Photography; New Landscape Photography – la genesi e l’evoluzione di questo legame in un’ottica che abbraccia la geografia, la storia, le leggende e la cultura.
In particolare, la sezione conclusiva del percorso espositivo fa spazio alla nuova fotografia di paesaggio che si sta affermando in Cina e comprende le opere di Hong Lei, Lin Ran, Lu Yanpeng, Shao Wenhuan, Taca Sui, Xiao Xuan’an, Yan Changjiang, Yang Yongliang, Yao Lu, Zeng Han, Gao Hui e Feng Yan. Le loro fotografie riflettono i rispettivi pensieri sul ruolo delle montagne nella società contemporanea.

[Immagine in apertura: Wang Wusheng, Huangshan A104, 1984]