Hiroyuki Masuyama, l’artista che “rilegge” i grandi pittori del passato

24 Febbraio 2019

Hiroyuki Masuyama M i n i m a X M a x i m a 2019 installation view foto / photo Michele Alberto Sereni courtesy Studio la Città – Verona

Spazio e tempo sono le due identità su cui si concentra la ricerca di Hiroyuki Masuyama, artista giapponese al centro della monografica appena inaugurata alla galleria Studio la Città di Verona, visitabile fino al 13 aprile. Minima X Maxima riunisce una serie di opere recenti, datate fra il 2011 e il 2018, mettendo in luce la capacità di Masuyama di condensare nei suoi lavori il micro e il macrocosmo.

Altra caratteristica dell’arte di Masuyama è il riferimento ai Maestri del passato, “tradotti” in linguaggio contemporaneo all’interno di installazioni poderose, come il lightbox Storm No. 1 / after Leonardo da Vinci, esposto in galleria in occasione del cinquecentenario della morte dell’artista e scienziato toscano.
Qui Musuyama ha sovrapposto alle riproduzioni dei disegni di Leonardo le fotografie più disparate, ricreando un dettaglio del moto vorticoso delle acque tratto dal Codice Leichester.

Anche la serie After Caspar David Friedrich trae ispirazione da un celeberrimo artista del passato ed è composta da centinaia di scatti realizzati nei luoghi protagonisti delle opere di Friedrich, a parità di stagioni e condizioni atmosferiche.
Google x 100, infine, si basa sulla medesima idea di sovrapposizione visiva, solo che stavolta le immagini di corpi celesti sono tratte dal web, utilizzando la funzione Google Images.

[Immagine in apertura:  Hiroyuki Masuyama, Minima X Maxima, 2019, installation view, foto Michele Alberto Sereni, courtesy Studio la Città – Verona]