Proverebbero da cave situate nel Galles i blocchi monolitici di pietra con i quali è stato realizzato, 5000 anni fa, il celebre sito inglese. Questa tesi è sostenuta in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Antiquity.
Da dove provengono le rocce di Stonehenge? La comunità archeologica internazionale potrebbe essere a un punto di svolta, in merito a una delle tante questioni irrisolte che negli anni hanno alimentato misteri e suggestioni attorno al celebre sito neolitico.
Al termine di un periodo di ricerche e indagini durato 8 anni, lo studio redatto da Joshua Pollard, professore di archeologia all’Università di Southampton, e dal suo team di ricercatori, potrebbe aver sanato alcune lacune, proponendo un “tassello” fin qui mancante.
Reso noto nei giorni scorsi, il documento pubblicato sulla rivista Antiquity chiarisce infatti la geolocalizzazione delle cave dalle quali sarebbero state estratte le rocce del complesso megalitico.
Proverrebbero da due siti nelle colline Preseli, in Galles, ovvero non nelle vicinanze di Stonehenge, che sorge nei pressi della città inglese di Amesbury, bensì da un luogo distante circa 150 miglia.
Se così fosse, le cosiddette “bluestones” o pietre blu, come sono state ribattezzate le rocce dell’antichissimo monumento, contribuirebbero a rendere il sito inglese ancor più unico su scale europea. “Ogni altro monumento neolitico in Europa è stato costruito con megaliti provenienti da non più di 10 miglia di distanza“, ha infatti affermato Pollard.
Gli esami condotti sulle pietre del sito e sulle cave hanno rilevato caratteristiche geologiche analoghe e non rintracciabili in nessun’altra isola britannica. Gli autori dello studio, inoltre, commentando i risultati emersi si sono espressi in termini di “ulteriore conferma che le pietre blu di Stonehenge sono state spostate dalla popolazione (e non da forze geologiche, come le lastre di ghiaccio) nella preistoria, in quello che si distingue come uno dei più notevoli esempi di movimento a lunga distanza di grandi pietre nel mondo antico“.
Come ha anticipato Pearson, questa azione di studio non si esaurisce con tali scoperte: “Ora stiamo cercando di scoprire cosa c’era di così speciale sulle colline di Preseli 5000 anni fa, e se ci fossero importanti cerchi di pietre, costruiti prima che le bluestones venissero trasferite a Stonehenge“, ha infatti anticipato.