Tra i più conosciuti artisti della Gran Bretagna, Banksy "entra" ufficialmente nella collezione del prestigioso museo: l'opera scelta è la sua "rilettura" della banconota da 10 sterline.
La prestigiosa istituzione culturale inglese ha annunciato di aver acquisito un’opera di Banksy. Il misterioso street artist entra così nel novero degli artisti presenti in forma permanente, con una propria creazione, nella collezione del British Museum di Londra.
Non si tratta di un lavoro qualsiasi, ma di un intervento in un certo senso “legato” all’identità del Regno Unito. Nel 2004, infatti, Banksy realizzò una propria versione della banconota da 10 sterline, offrendone una “inusuale” rilettura grafica. Sulla moneta coniata dall’artista, il volto della Regina Elisabetta II venne sostituto dal ritratto della compianta Diana Spencer, Principessa di Galles; al centro, la scritta Bank of England lasciò il posto a Banksy of England.
A curare la non facile acquisizione dell’opera è stata Pest Control, “agenzia” che cura gli interessi dell’artista, verificando anche l’autenticità dei suoi lavori.
Nonostante la notorietà globale di Banksy, la sua produzione si era fin qui mantenuta “ai margini” del circuito istituzionale dell’arte inglese.
Non è infatti presente nella Arts Council Collection, nella British Council Collection o nella Government Art Collection; neppure la Tate ha ancora acquisito un Banksy. Il Victoria and Albert Museum possiede una piccola collezione, composta da sei stampe e adesivi; il Bristol Museum & Art Gallery detiene due sculture, un dipinto su metallo e un poster. Volutamente al di fuori del sistema canonico dei musei e delle gallerie, l’artista del quale non si conosce l’identità è comunque riuscito a conquistare notorietà ben oltre i confini del Regno Unito, suscitando reazioni, talvolta anche divisive, con interventi che inducono a riflettere sulle grandi questioni del nostro tempo.