La Casa dei Carraresi di Treviso dedica una grande mostra alla fotografa ricordata come la prima donna ad aver fatto il proprio ingresso nella agenzia Magnum Photos. Un talento senza eguali, capace di cogliere le tante sfumature della realtà.
“Ti fidi dei tuoi occhi e non puoi fare a meno di mettere a nudo la tua anima”.
È uno dei motti più celebri di Inge Morath, protagonista della monografica allestita fino al 9 giugno alla Casa dei Carraresi di Treviso. La vita, la fotografia approfondisce lo sguardo della Morath sulla realtà, celebrandone la sensibilità nel ritrarre il mondo in cui era immersa.
Oltre 150 scatti evocano le tappe della carriera visiva della fotografa e intellettuale austriaca a partire dai reportage realizzati da Venezia al Danubio, dalla Spagna alla Russia, dall’Iran alla Cina, fino alla Romania, agli Stati Uniti, all’Austria. Spazio anche ai ritratti, che vedono protagonisti fra gli altri Arthur Miller, Alberto Giacometti, Alexander Calder e Pablo Picasso.
Anche il cinema giocò un ruolo chiave nella produzione della Morath, che fu inviata dalla Magnum Photos sul set di The Misfits, dove conobbe Arthur Miller, destinato a diventare suo marito.
Come dichiarato dal curatore Marco Minuz, la mostra “è un progetto espositivo che vuole descrivere, nel dettaglio e per la prima volta in Italia, la straordinaria vita di questa fotografa; una donna dalle scelte coraggiose, emancipata, che ha saputo inserire nella fotografia la sua sensibilità verso l’essere umano”.
[Immagini in apertura: Inge Morath, Eveleigh Nash a Buckingham Palace, Londra, 1953. Immagine nell’articolo: Inge Morath, Marylin Monroe sul set di Misfits, Nevada, 1960. Entrambe le immagini © Fotohof archiv/Inge Morath/Magnum Photos]