Cast al femminile per il nuovo lavoro teatrale diretto da Alan Alpenfelt. Il regista ticinese, che è anche produttore musicale e radiofonico, porta in scena per la quarta volta un testo scritto da Elfriede Jelinek, Premio Nobel per la Letteratura 2014, incentrato sulla figura di Jacqueline "Jackie" Lee Bouvier Kennedy
È il 22 novembre 1963 quando John Fitzgerald Kennedy, Presidente in carica degli Stati Uniti d’America, muore tra le braccia della moglie nel corso di una parata a Dallas. I fotogrammi del fatale assassinio fanno il giro del mondo, mostrando la consorte Jacqueline – Jackie – Lee Bouvier Kennedy, che solo pochi mesi prima aveva dato alla luce il piccolo Patrick Kennedy, morto nel giro di qualche giorno per una malformazione polmonare, che cerca invano di soccorrere il coniuge.
A questa complessa – e in parte ancora misteriora – figura femminile, probabilmente la più celebre First Lady americana di sempre, si ispira il nuovo spettacolo diretto da Alan Alpenfel, il cui debutto è in programma martedì 12 marzo al LAC – LAC Lugano Arte e Cultura.
Per la quarta volta, il regista nato in Scozia nel 1982 prende in esame un testo scritto da Elfriede Jelinek. L’autrice austriaca, vincitrice del premio Nobel per la Letteratura nel 2004, ha composto infatti anche Jackie, opera compresa nella tetralogia dedicata ai miti femminili con cui ha voluto “indagare i misteri della dialettica tra oppressore e oppresso“.
Come ha indicato lo stesso Alpenfel nelle note di regia, “alla luce di recenti vicende di cronaca sulle valanghe di accuse nei confronti del produttore cinematografico americano Weinstein, ho trovato che il femminile potesse essere un interessante focus di partenza da indagare per esplorare i misteri della dialettica tra oppressore e oppresso. Senza voler trovare né vittime designate né potenziali eroine, i personaggi femminili offrono una condizione ulteriore in cui l’oppressione si rivela forse con maggiore evidenza: il controllo sulla libertà, sui desideri e i ruoli, sulla possibilità di esprimersi e i conseguenti effetti fisiologici, corporei, psichici e linguistici a lungo termine.”
Prodotto da LuganoInScena, in coproduzione con V XX ZWEETZ e LAC, lo spettacolo è interpretato da Caterina Filograno, Francesca Mazza, Anahì Traversi e Carlotta Viscovo; la cornista greca Elena Kakaliagou e la pianista austriaca Ingrid Schmoliner eseguiranno dal vivo le musiche.
[Immagine in apertura: Foto Teca © LAC Foto Studio Pagi]