La mattina di venerdì 26 aprile, Londra si è risvegliata con un nuovo murale, che molti sospettano essere firmato da Banksy. Per lo street artist senza volto, si tratterebbe della prima volta in cui interviene esplicitamente a sostenere una causa e i suoi attivisti.
Non è ancora stato ufficialmente “riconosciuto” dal suo creatore, ma sono in molti a sospettare che sia stato Banksy a firmare, nei giorni scorsi, il murale a tema ambientalista comparso al Marble Arch di Londra.
La notizia è circolata già la mattina di venerdì 26 aprile, per cui si presuppone che l’opera sia stata realizzata nella notte: raffigura una bambina vicino a una piccola pianta, evidentemente appena interrata, mentre stringe in mano un cartellino con il logo di Extinction Rebellion, il movimento che ormai da 10 giorni sta protestando proprio nella capitale inglese perché il governo britannico attui una politica più radicale per combattere il cambiamento climatico.
A integrare l’immagine ci pensa una dichiarazione – “Da questo momento la disperazione finisce e iniziano le tattiche” – tratta da The Revolution of Everyday Life di Raoul Vaneigem, del 1967.
Se lo stile e persino il soggetto ricordano sicuramente l’opera di Banksy, questo intervento di street art se confermato costituirebbe un caso senza precedenti nella storia del fantomatico street artist. Sarebbe infatti il primo, esplicito endorsement compiuto da Banksy nei confronti di una causa specifica, sostenuta da un gruppo con una precisa identità. Per quanto l’autore abbia già dimostrato interesse e preso posizione rispetto a temi dell’attualità, dalla difesa dei migranti al cambiamento climatico, appunto, in passato si era affidato all’ironia e all’irriverenza più che a dichiarazioni così esplicite.
[Immagine in apertura: fonte Extinction Rebellion – @ExtinctionR, via Twitter]