Mostre temporanee, manifestazioni e workshop saranno ospitati, da maggio a novembre, nel padiglione progettato da Le Corbusier a Zurigo, di nuovo aperto al pubblico da questo fine settimana.
Fino a novembre – e poi, di nuovo, a partire da maggio 2020 – a Zurigo sarà possibile visitare il celeberrimo Pavillon Le Corbusier, riaperto al pubblico da questo sabato 11 maggio dopo i recenti lavori. Questo autentico gioiello architettonico diventa la terza sede del Museo für Gestaltung, contribuendo ad arricchire ulteriormente le dotazioni sul fronte museale della città svizzera. La più importante istituzione di design e di arte visiva in Svizzera, la cui collezione comprende oltre 500mila opere, lo ha infatti acquisito. All’interno dell’edificio saranno proposte con continuità mostre temporanee, manifestazioni, workshop e iniziative anche legate all’eredità e dall’influenza di Le Corbusier nel mondo dell’arte.
Meritevole di essere conosciuta è la storia del Pavillon: ultimato nel 1967, due anni dopo la scomparsa del celebre architetto, designer e artista svizzero-francese, è di fatto la sua ultima costruzione. Al rilievo storico si affiancano le sue “specifiche tecniche”: si tratta, infatti, dell’unico edificio di Le Corbusier interamente in vetro, acciaio, pannelli di vernice colorata e cemento. La collezionista Heidi Weber ne commissionò la realizzazione per poter disporre di uno spazio espositivo destinato ai propri lavori artistici: dai dipinti a olio ai disegni; dai mobili alle scultura.
Il risultato è un’opera, collocata in riva al lago, che sintetizza la visione di Le Corbusier e fornisce una “esplicita traduzione” del sistema Modulor, la nota scala di proporzioni sviluppata dall’artista.
Attualmente, nelle altre due sedi del Museo für Gestaltung sono visitabili la mostra dedicata a Sebastião Salgado – fino al 23 giugno – e la permanente Collection Highlights, che costituisce un’occasione per apprezzare le icone del design svizzero, dal pelapatate Rex al coltellino firmato Victorinox, fino al font Helvetica.