Per anni business manager di Damien Hirst, Frank Dunphy ha usufruito del regime fiscale agevolato in vigore nel Regno Unito e ha donato al British Museum... 73 tovagliette da colazione. Disegnate però dall'artista britannico nel corso dei loro incontri di lavoro.
La figura di Damien Hirst vi induce a pensare immediatamente a opere controverse, come lo squalo immerso nella formaldeide e il teschio tempestato da oltre 8600 diamanti? Per una volta il discusso artista britannico, classe 1965, è riuscito a far parlare di sé per una collezione di lavori dalla natura più “rassicurante”.
Nel corso dei vari incontri con il suo business manager di allora, Frank Dunphy, avvenuti con regolarità fino al 2010, Hirst ha realizzato ben 73 ritratti, eseguendoli direttamente sul “supporto” che aveva a disposizione in quelle occasioni: le tovagliette di The Wolseley, esclusivo ristorante nel centro di Londra. Raccolte dallo stesso Dunphy, formano la singolare collezione che è stata di recente donata al British Museum.
Eseguiti a penna o matita, i disegni fanno riferimento al “dietro le quinte” di una relazione d’affari unica, che ha contribuito a trasformare il mondo dell’arte contemporanea e a rendere Hirst un protagonista assoluto dell’art system globale.
La scelta della donazione si deve allo stesso Dunphy, che ha usufruito del regime fiscale agevolato locale, istituito per incoraggiare la filantropia nelle arti nel Regno Unito: in altre parole, tutti i donatori di opere d’arte ricevono una riduzione sulle tasse da versare.
Tra le reazioni suscitate della donazione, non è mancata quella del direttore del British Museum, Hartwig Fischer. In una dichiarazione, rilasciata alla testata The Guardian, si è concentrato sul valore dei disegni, affermando che queste opere “offrono una visione avvincente di una delle più affascinanti partnership del mondo dell’arte“.